Clemente d'Alessandria, meglio conosciuto come Clemente Alessandrino (Grecia, 150 circa – Palestina, 213-215 circa), è stato un teologo, filosofo, apologeta e scrittore cristiano greco antico del II secolo. Clemente nacque presumibilmente in Grecia intorno al 150. In età adulta si convertì al Cristianesimo. Dopo essersi convertito viaggiò di luogo in luogo alla ricerca di un'istruzione sempre migliore, legandosi di volta in volta a nuovi maestri: un greco della Ionia, un greco della Magna Grecia e un terzo maestro della Siria. Dopo tutti questi si rivolse ad un egiziano, ad un assiro, e ad un ebreo convertito. Infine, intorno al 180, presso la scuola di teologia di Alessandria d'Egitto (Didaskaleion), incontrò il filosofo Panteno (che egli nominò vera ape sicula) e nei suoi insegnamenti "trovò la pace". Clemente prima assistette e poi succedette a Panteno stesso nella direzione della scuola (nel 190 circa), quando Panteno venne inviato dal patriarca Demetrio di Alessandria come missionario in India. Prima della sua nomina a direttore della scuola, comunque, Clemente era già noto come scrittore cristiano. Fu probabilmente in questo periodo che compose diverse opere: l'"Esortazione ai greci" (Protreptikos pros Ellenas), le "Disposizioni" (Hypotyposeis), la "Miscellanea" (Stromateis) ed il "Pedagogo" (Paidagogos). Sotto la sua guida, dal 190 circa al 202, la Scuola alessandrina divenne molto nota. Vi si formarono teologi in seguito famosi come Origene che gli fu successore alla guida della stessa. 

 

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