Tolomeo Epìfane Eucaristo (in greco antico: Πτολεμαῖος Ἐπιφανὴς Eὐχαριστός?, Ptolemàios Epiphanḕs Eucharistòs; in egizio: ptwlmys nṯr pry nb nfrw, ptwlemys netjer pery neb neferu; 9 ottobre 210 a.C. – 180 a.C.), chiamato nella storiografia moderna Tolomeo V, è stato un faraone egizio appartenente al periodo tolemaico, quinto sovrano della dinastia dal 204 a.C. alla sua morte. Asceso al trono a una giovanissima età, il suo regno fu inizialmente gestito da dei reggenti fino al 197-196 a.C., quando Tolomeo raggiunse l'età per governare e fu incoronato ufficialmente re. In politica estera il suo regno fu disastroso: l'Egitto tolemaico perse per mano di Antioco III il Grande, sovrano dell'impero seleucide, e Filippo V, re di Macedonia, tutte le sue colonie nel mar Egeo, in Asia Minore e in Medio Oriente, mantenendo solamente l'isola di Cipro.

Negli affari interni il regno fu scosso da violente rivolte sia a nord, nel delta del Nilo, sia a sud, nella Tebaide, ma tutti i ribelli furono sconfitti e molti vennero uccisi. Tolomeo morì all'età di trent'anni, ucciso dai suoi generali che lo ritenevano troppo debole e lasciando, come suo padre prima di lui, un erede ancora bambino, Tolomeo Filometore, la cui reggenza fu affidata alla madre Cleopatra. Nella primavera del 180 a.C. Tolomeo V fu avvelenato dai suoi generali, poiché ritenuto troppo debole in politica estera e per non aver cercato di riconquistare i territori della Celesiria. Gli successe il figlio maggiore, Tolomeo VI Filometore, che governò per i primi anni sotto la custodia della madre Cleopatra.   

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