I Medi furono un popolo iranico che, tra il 1300 e il 550 a.C., abitò l’altopiano iranico, a sud e sud-ovest del Mar Caspio. Nonostante non ci siano giunti testi scritti in lingua meda, le informazioni che abbiamo provengono da fonti assire, babilonesi e greche, soprattutto da Erodoto. Secondo gli studiosi, i Medi arrivarono nella regione verso la fine del II millennio a.C., probabilmente da nord. Si stabilirono in quella che poi fu chiamata Media, con capitale Ecbatana (oggi Hamadan). Il territorio dei Medi era strategico, attraversato da importanti vie commerciali, ed entrò presto in contatto (e scontro) con l’Impero assiro. Fin dall’VIII secolo a.C., gli Assiri consideravano i Medi come una potenza emergente e pericolosa. Ci furono continue tensioni, battaglie e tentativi di assoggettamento, ma i Medi riuscirono a mantenere la loro indipendenza.
Col tempo, le tribù medie si unirono sotto leader comuni, come Deioce e Ciassare, e divennero un'entità politico-militare riconoscibile. Ciassare, in particolare, organizzò un esercito potente e liberò la Media dalla dominazione degli Sciti. Intorno al 615 a.C., Ciassare si alleò con Nabopolassar, re di Babilonia, per abbattere l’Impero assiro. Insieme conquistarono Assur, Ninive e altre città, sancendo la fine della potenza assira nel 610 a.C. In questo periodo anche il regno di Urartu crollò, e i Medi ne approfittarono per espandersi. Sotto Astiage, figlio di Ciassare, la Media visse un periodo di pace e stabilità, mantenendo buoni rapporti con Babilonia, Lidia e l’Egitto. Tuttavia, nonostante la vastità del territorio controllato, la Media non fu mai un vero e proprio “impero” centralizzato: le varie popolazioni iraniche restarono in larga parte autonome. Intorno al 550 a.C., il potere dei Medi fu rovesciato da Ciro il Grande, re di Persia, che unificò i popoli iranici sotto l’Impero achemenide. Da quel momento, la Media divenne una satrapia (provincia) dell’impero persiano.
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