Si ritirarono pertanto nell'Assiria nord-occidentale, in quella che oggi è la Siria nord-orientale, in attesa del nemico. Gli egizio-assiri si scontrarono con le armate dei medo-babilonesi al comando del principe babilonese Nabucodonosor II a Karkemiš nel 605 a.C. e ne vennero distrutte. L'Assiria cessò di esistere come potenza indipendente, entrando nell'orbita di Babilonia, e l'Egitto perse il suo status di "Potenza" nel Vicino Oriente antico. La Cronaca di Nabucodonosor II (oggi al British Museum) riporta che il Babilonese "attraversò il fiume per andare contro l'esercito egiziano che giaceva a Karchemiš. Combatterono tra loro e l'esercito egiziano si ritirò davanti a lui. Ha portato a termine la loro sconfitta, decisamente. Per quanto riguarda il resto dell'esercito egiziano che era scampato alla sconfitta così rapidamente che nessuna arma li aveva raggiunti, nel distretto di Hamath, le truppe babilonesi li raggiunsero e li sconfissero in modo che nessun uomo fuggisse nel suo paese. A quel tempo, Nabucodonosor conquistò l'intera area di Hamath". La battaglia è menzionata e descritta anche nella Bibbia, nel Libro di Geremia. La battaglia menzionata in 2 Cronache 35: 20-27 è invece la battaglia di Megiddo del 609 a.C.
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Wikipedia: Battaglia di Karkemiš