Il testo egizio in cui si parla della vittoria del faraone Ramses II (1279 – 1213 a.C.) è invece conosciuto con il nome di Poema di Qadeš, e fu un effettivo resoconto della battaglia molto enfatizzante per la parte egizia; il poema ebbe un'enorme risonanza in tutto il Regno, tanto da essere scolpito in molti importanti templi dell'epoca. Subito dopo la battaglia Ramses radunò tutti i nobili egiziani che erano stati presenti nel campo di battaglia e decapitò personalmente quelli che fuggirono dalla battaglia con la sua spada khopesh. Muwatalli morì poco tempo dopo questa battaglia. La sua morte provocò una crisi dinastica tra il figlio Urhi-Teshub, chiamato poi Muršili III, e Hattušili III, fratello del re. Quest'ultimo riuscì a conquistare il potere e ad allontanare il nipote che si rifugiò in Egitto. Ramses II approfittò di questa situazione per punire i suoi vassalli palestinesi che si erano precedentemente alleati con gli Ittiti e anche per lanciare un'offensiva in Siria, riuscendo a riconquistare diverse città perse in precedenza. Nel frattempo Hattusili si dimostrò poco incline a proseguire il conflitto con l'Egitto.

La situazione internazionale stava mutando e gli Ittiti cominciarono ad affrontare un'altra minaccia, sempre più pressante: quella degli Assiri. Durante il conflitto egizio-ittita, l'esercito assiro riuscì a penetrare in territorio ittita fino a Karkemish, rivelandosi una minaccia ben più seria di quella egiziana. Hattusili a questo punto riannodò i contatti con Ramses; il suo intento era quello di firmare la pace e di contrarre a sua volta un'alleanza con l'Egitto. Le relazioni tra le due corti ripresero vigore e i due re si scambiarono lettere e regali; e anche le loro mogli, Puduhepa e Nefertari fecero altrettanto. La pace fu finalmente firmata e il trattato, del quale sono state ritrovate delle copie a Tebe e a Ḫattuša, comprende diverse clausole che indicano una vera e propria alleanza tra i due regni. I due sovrani giurarono a vicenda (sia per loro sia per i diretti discendenti e i rispettivi paesi), buona pace e fraternità eterna.

Si impegnarono a riconoscere i territori occupati e dominati all'atto della conclusione del trattato e veniva garantita la legittimità di Hattusili sul trono ittita. Entrambi si promettevano rispettivo aiuto, per loro e per i successori, sia per il mantenimento del potere in caso di rivolta interna, sia in caso di attacco assiro o comunque in caso di aggressione esterna. Il trattato fu rafforzato, al momento della firma, dal matrimonio di Ramses con una figlia di Hattusili, e con una seconda figlia del re ittita qualche anno dopo. Secondo gli storici è anche possibile che Hattusili stesso si sia recato di persona in Egitto per visitare il suo nuovo alleato. «Questi patti sono scritti su tavolette di argento del paese ittita e del paese di Egitto. Chi dei due contraenti non li osserverà, mille dèi del paese degli Ittiti e mille dèi del paese degli egizi distruggano la casa, la terra, i sudditi. Al contrario, chi osserverà questi patti, egizio e ittita che sia, mille dèi del paese degli Ittiti e mille dèi del paese degli Egizi, facciano che egli viva in buona salute e con lui la sua casa, il suo paese i suoi sudditi...»

Wikipedia: Battaglia di Qadeš

 

immagine Ramses II at Kadesh