La battaglia della foresta di Teutoburgo, chiamata clades Variana ("la disfatta di Varo") dagli storici romani, si svolse nell'anno 9 tra l'esercito romano guidato da Publio Quintilio Varo e una coalizione di tribù germaniche comandate da Arminio, ufficiale delle truppe ausiliarie di Varo, ma segretamente anche capo dei Cherusci. La battaglia ebbe luogo nei pressi dell'odierna località di Kalkriese, nella Bassa Sassonia, e si risolse in una delle più gravi disfatte subite dai Romani: tre intere legioni (la XVII, la XVIII e la XIX) furono annientate, oltre a 6 coorti di fanteria e 3 ali di cavalleria ausiliaria.

Per riscattare l'onore dell'esercito sconfitto, i Romani diedero inizio a una guerra durata sette anni. Dopo la pesante sconfitta, i Romani si riorganizzarono per vendicare Varo e le legioni perse. La battaglia di Idistaviso è considerata la rivincita dell'Impero romano contro i Germani, dopo la sconfitta subita da Varo. Nel 16 il legato imperiale Germanico riuscì a battere Arminio in due grandi battaglie: la prima nella piana di Idistaviso, la seconda di fronte al Vallo angrivariano, entrambe tra la riva destra del fiume Visurgi (attuale Weser), le colline circostanti, la grande foresta germanica e le paludi più a nord. Al termine della campagna i romani rinunciarono a ogni ulteriore conquista nella Germania. Il Reno si consolidò come definitivo confine nord-orientale dell'Impero per i successivi 400 anni.

 

Wikipedia: Battaglia della foresta di Teutoburgo..

immagine rappresentazione pittorica di Otto Albert Koch

 

battaglia della foresta di Teutoburgo Copia