Il periodo delle primavere e degli autunni (春秋時代) fu un periodo della storia cinese dal 770 a.C. al 454 a.C. Prende il nome dalle cronache di quel tempo, gli Annali delle primavere e degli autunni, tradizionalmente attribuiti a Confucio, che narrano gli avvenimenti dello Stato di Lu dal 770 a.C. al 481 a.C. In realtà il periodo delle primavere e degli autunni (Chunqiu) termina nel 454 a.C., anno in cui il principato di Jin si divide in tre Stati indipendenti (Han, Wei e Zhao). In questo periodo i capi militari locali al servizio della dinastia Zhou ingaggiarono una guerra interna allo scopo di affermare la propria egemonia. La situazione si aggravò inoltre ulteriormente con l'invasione di alcune popolazioni straniere provenienti da nord-ovest, tra cui i barbari del Quanrong, che costrinse gli Zhou a spostare la capitale più a est, da Hao a Luoyang. Ebbe così inizio la seconda era della dinastia Zhou: la dinastia Zhou orientale.

Emersero sette Stati principali, in perenne lotta tra loro: Han, Zhao, Wei, Yan, Qin, Qi e Chu; i prìncipi di quegli Stati (Wang) detenevano tutto il potere, ma continuarono solo formalmente a servire la dinastia dominante.

Fu questo un periodo molto ricco per lo sviluppo della filosofia cinese; sorsero infatti, in risposta ai profondi cambiamenti del mondo politico, le cosiddette Cento scuole di pensiero, così come alcuni fra i più influenti movimenti (il confucianesimo, il taoismo, il legismo e il moismo).

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