La storia dell’Antico Egitto è segnata da grandi dinastie, ma anche da momenti di frammentazione e crisi, come quello che gli studiosi chiamano Secondo Periodo Intermedio (circa 1800-1550 a.C.). In questa fase, mentre i faraoni hyksos dominavano dal Delta del Nilo e le dinastie tebane cercavano di resistere più a sud, potrebbe essere esistita un’entità politica autonoma: la cosiddetta Dinastia di Abido. Secondo alcune ipotesi, questa dinastia avrebbe governato una parte dell’Alto e Medio Egitto fra il 1650 e il 1600 a.C., con il proprio centro nella città sacra di Abido, uno dei luoghi religiosi più importanti dell’Egitto antico, venerato come dimora del dio Osiride. La necropoli reale di questi sovrani si troverebbe ai piedi del cosiddetto Monte di Anubi, una collina che ricorda la forma di una piramide, non lontano dalla grande tomba del faraone Sesostri III del Medio Regno.

L’idea di una Dinastia di Abido fu proposta inizialmente dallo studioso Detlef Franke e sviluppata poi da Kim Ryholt nel 1997. Ryholt sottolineò che alcuni sovrani del periodo, come Wepwawetemsaf e Pantjeny, portavano nomi strettamente legati ad Abido: Wepwawet era una divinità protettrice della città, mentre Tinis (da cui deriva il nome Pantjeny, “colui di Tinis”) era una località vicina, spesso associata ad Abido. Inoltre, le poche stele che ci parlano di questi re provengono tutte da Abido, suggerendo che proprio lì avessero la loro sede di potere. Un passo decisivo verso la conferma di questa ipotesi avvenne nel 2014, quando gli archeologi scoprirono ad Abido la tomba di un faraone sconosciuto, Senebkay. La sepoltura, molto danneggiata dai saccheggi, apparteneva a un sovrano finora ignoto e sembrava inserirsi in un gruppo di tombe reali costruite nello stesso periodo.

Da allora, altre otto sepolture di re non identificati, risalenti al Secondo Periodo Intermedio, sono venute alla luce nello stesso sito, rafforzando l’idea di una vera e propria necropoli dinastica. Recentemente, nel 2025, è stata annunciata la scoperta di un’altra grande tomba ad Abido, più antica e più imponente di quella di Senebkay. Anche se il nome del sovrano non è stato ancora individuato, molti archeologi la collegano ai primi re della Dinastia di Abido, forse un predecessore dello stesso Senebkay. Non tutti gli egittologi, però, accettano questa ricostruzione. Alcuni, come Marcel Marée, fanno notare che le officine che producevano le stele per re associati alla Dinastia di Abido sembrano aver lavorato anche per sovrani di altre dinastie, potenzialmente rivali. Sarebbe quindi strano che un laboratorio artistico servisse contemporaneamente due poteri in conflitto. Altri studiosi, come Alexander Ilin-Tomich, osservano che già in precedenza faraoni del Medio Regno – ad esempio Sesostri III e Sobekhotep IV – avevano scelto di farsi seppellire ad Abido, senza che ciò abbia mai spinto a parlare di una “dinastia abidena”. Per questo motivo non si può escludere che Senebkay fosse in realtà un re tebano della XVI dinastia, piuttosto che il rappresentante di una nuova linea locale.

Se la Dinastia di Abido fosse realmente esistita, il suo territorio si sarebbe probabilmente concentrato tra Tinis e Abido, nel cuore dell’Alto Egitto. Un graffito attribuito a Wepwawetemsaf è stato ritrovato persino a Beni Hasan, a circa 250 km a nord, segno che l’influenza di questi re potrebbe essere arrivata anche nel Medio Egitto. Tuttavia, dato che nello stesso periodo erano attivi i sovrani della XVI dinastia tebana, è improbabile che il potere di Abido si sia esteso molto più a sud di Hu, circa 50 km oltre Abido. La Dinastia di Abido, se mai sia esistita, rappresenta uno dei tanti esempi della frammentazione politica dell’Egitto durante il Secondo Periodo Intermedio. In quel tempo, il Paese era diviso fra il nord in mano agli Hyksos, il sud controllato da Tebe e, forse, una dinastia locale che cercava di legittimarsi nella città sacra di Osiride. Oggi, le ricerche archeologiche ad Abido continuano a portare alla luce tombe e reperti che potrebbero aiutare a chiarire questo enigma. Che si tratti di una vera dinastia o soltanto di una serie di re isolati, l’ipotesi di una “Dinastia di Abido” aggiunge un tassello intrigante alla storia di uno dei periodi più complessi e meno conosciuti dell’antico    

 

Wikipedia: Dinastia di Abido

 

Mappa dell'Egitto durante la XV, Abido e XVI dinastia

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