La Battaglia di Beth Horon fu uno scontro militare cruciale avvenuto nel 66 d.C. durante la fase iniziale della Prima Guerra Giudaico-Romana. L'esercito romano, guidato dal legato di Siria Cestio Gallo, si ritirava da Gerusalemme verso la pianura costiera con la Legio XII Fulminata e supporto ausiliario, quando fu attaccato da ribelli giudei comandati da Simone Bar Giora, Eleazaro Ben Simone e altri leader presso il passo di Beth Horon. I ribelli giudei inflissero una grave sconfitta ai romani, uccidendo circa 6.000 soldati e catturando l'aquila legionaria, simbolo della Legione. - L'esercito romano fu costretto a una fuga disordinata, con pesanti perdite di uomini e materiali. La Giudea era sotto controllo romano dal 63 a.C., ma le tensioni tra greci e giudei peggiorarono nel 66 d.C. a causa di incidenti religiosi e delle proteste contro la tassazione romana. Le proteste si trasformarono in rivolte diffuse, con attacchi a cittadini romani e al presidio romano a Gerusalemme, che venne evacuato.

La vittoria giudaica incoraggiò altre città e volontari a unirsi alla ribellione. Si instaurò una breve autonomia giudaica in Giudea e Galilea, con i leader della battaglia che assunsero ruoli governativi regionali. La sconfitta spinse Roma a reagire con decisione, inviando il generale Vespasiano e un esercito di quattro legioni per sopprimere la ribellione, segnando l'inizio di una guerra su larga scala. Questa battaglia evidenziò la vulnerabilità dell'esercito romano in condizioni sfavorevoli e rappresentò un momento di grande importanza per la resistenza giudaica.

 

Wikipedia: Battle of Beth Horon 

 

Bet Horon   Copia