Verso il 1000 a.C., due nuove ondate migratorie, una di incerta origine, i cosiddetti popoli del Mare, e una dai Balcani di popolazioni indoeuropee, i Dori, posero fine all'egemonia micenea, causando un periodo di decadenza. Il periodo successivo all'invasione dorica, designato come medioevo ellenico, fu caratterizzato da una profonda crisi culturale ed economica. Verso la fine del IX secolo a.C. il mondo greco fu interessato da una progressiva trasformazione politica ed economica, caratterizzata dall'incremento demografico, dal contatto con le popolazioni ricche e progredite delle isole orientali dell'Egeo e delle coste dell'Asia Minore e da una ripresa degli scambi commerciali.

Lentamente l'istituto monarchico perse il proprio potere a favore dell'aristocrazia, che nell'VIII secolo a.C. prese il potere in tutta l'area egea.

Sorsero così le poleis, delle città-stato, che divennero veri e propri centri politici, economici e militari, retti da governi autonomi e indipendenti. Tra l'VIII ed il VII secolo a.C. vi fu un fenomeno migratorio che ebbe notevoli ripercussioni sull'assetto sociale, politico ed economico della Grecia arcaica.

La colonizzazione greca, causata dai gravi contrasti di classe, dalle guerre tra città e dall'aumento della popolazione, che fece crescere il fabbisogno di terre e materie prime, interessò sia l'area orientale (Tracia e Mar Nero), sia quella occidentale (Italia meridionale, Francia e Spagna).

Tra le conseguenze socio-economiche di questa colonizzazione vi furono l'espansione e l'incremento degli scambi commerciali e delle attività artigianali ed industriali e l'introduzione della moneta, favorendo la formazione di una nuova classe di commercianti ed industriali, che progressivamente misero in crisi il predominio dell'aristocrazia.

Wikipedia: Medioevo Ellenico / Dori