L'età del ferro indica, in base al sistema delle tre età, un periodo della preistoria o protostoria europea caratterizzato dall'utilizzo della metallurgia del ferro, soprattutto per la fabbricazione di armi e utensili, e che abbraccia grosso modo un periodo che va dalla fine del II millennio a tutto il I millennio a.C. (inizia intorno al XIII secolo a.C. nel mondo mediterraneo e nel Vicino Oriente; tra il IX e l'VIII secolo a.C. nell'Europa settentrionale). L'adozione di questo nuovo materiale spesso coincide con altri mutamenti nella società, non escluse le divergenti pratiche agricole, credenze religiose e stili artistici. L'età del ferro è l'ultimo dei periodi principali nel sistema tripartito usato per la classificazione delle società preistoriche. In Europa e nel Vicino Oriente segue all'età del bronzo e, limitatamente alla prima, precede l'ingresso della cultura considerata nel periodo storico, nel quale sono cioè presenti fonti scritte. L'età del ferro inizia intorno al XIII secolo a.C. nel mondo mediterraneo e tra il IX e l'VIII secolo a.C. nell'Europa settentrionale.

Come per gli altri periodi della preistoria i suoi limiti cronologici variano considerevolmente secondo il contesto geografico e culturale. Alcune civilizzazioni non hanno mai conosciuto l'età del ferro, pur avendo uno sviluppo sociale e/o tecnico notevole, come nel caso delle civiltà precolombiane.

Oggi pertanto si tende ad indicare con età del ferro non una fase cronologica o uno stadio evolutivo, ma la presenza di una tecnica che influenzò profondamente e in modo duraturo la società di alcune culture, in particolar modo in Europa. In particolare tra le civiltà che conobbero il ferro ci sono:

i Dori nella Grecia arcaica;
gli Etruschi Villanoviani in Etruria (nell'attuale Toscana, a Tarquinia, nel Lazio, nella Pianura padana, e in Campania);
i Piceni nelle attuali Marche ed Abruzzo;
i Latini nel Lazio antico (Latium vetus);
i Veneti nell'area ad est di Verona;
i Celti, con le culture di Hallstatt e di La Tène;
i Germani;
i Nuragici in Sardegna;
i cosiddetti Popoli del Mare nel Vicino Oriente.

Mappa delle culture di lingua proto-germanica nell'Età del ferro

In mancanza di conoscenze più vaste sulle comunità politiche e culturali dell'età del ferro, è la cultura materiale che ci consente di definire in questo periodo dei grandi insiemi geografici in Europa, all'interno dei quali i materiali presentano una notevole omogeneità, sia dal punto di vista della tecnica che da quello delle decorazioni. Queste culture, che persistono per tutta l'età del ferro, pur espandendosi o contraendosi a seconda delle circostanze, comprendono:

culture atlantiche in Gran Bretagna, regione vallone, ovest della Francia, regione basca;
culture nordiche nelle Fiandre, in Danimarca, in Scandinavia
culture polacche in Polonia e nei Carpazi settentrionali
culture nord-alpine nelle regioni francesi alpine e in Svizzera
culture iberiche nella Penisola Iberica, tranne che in Portogallo e nella regione basca;
culture italiche in Italia a sud delle Alpi
culture carpatiche nel bacino danubiano e nei Carpazi.
culture greche in Grecia e nelle regioni egee, compresa Creta.