Storia della Cina (linea temporale)

Lo studio della storia primitiva della Cina è reso complicato dalla mancanza di una lingua scritta e dalla scarsa affidabilità dei primi documenti nel descrivere fatti accaduti in tempi molto più antichi. Come per la storia antica di altri popoli esiste una certa commistione tra fatti e leggende riguardo alle origini del proprio popolo. Siti archeologici come quelli di Erlitou (二里頭) e Sanxingdui (三星堆) mostrano prove di una civiltà dell'età del bronzo in Cina. La prima esauriente trattazione sulla storia della Cina, le Memorie di uno storico (史記) di Sima Qian (司馬遷), un rinomato storiografo del II secolo a.C., comincia circa 1300 anni prima, con la descrizione dei tre augusti e cinque imperatori (三皇五帝). Questi governanti erano re semi-mitici ed esempi morali; e uno di loro, l'Huang Di (黃帝, "imperatore giallo"), è definito come l'antenato di tutti i cinesi.

Sima Qian riferisce che il principio del passaggio delle cariche di governo per ereditarietà venne introdotto per la prima volta nel periodo della dinastia Xia (夏朝) e questo modello venne portato avanti nelle successive dinastie Shang e Zhou (周朝). È da questo periodo delle tre dinastie (cinese: 三代; pinyin: sāndài) che si riesce a delineare con chiarezza la storia della Cina.

La dinastia Xia (夏S, XiàP), 2070-1600 a.C. circa, è la prima dinastia ereditaria cinese, sviluppatasi quando sul territorio apparvero le prime forme statali all'interno di una società fortemente stratificata in cui l'agricoltura, la tecnica, l'artigianato e l'arte videro un forte impulso. Regnò su una vasta area attraversata dal Fiume Giallo, comprendente le attuali regioni dell'Henan e Shandong a est, Shanxi a ovest, l'Hubei a sud e l'Hebei a nord.

Il primo sovrano fu il grande Yǔ, ricordato soprattutto per le grandi opere di regolazione delle acque. La dinastia governò con diciassette sovrani che si susseguirono per quattordici generazioni. L'ultimo sovrano, il corrotto Jie, fu detronizzato da Shang Tang che diede inizio alla dinastia Shang.

Anche se oggetto di una vasta tradizione orale, la reale esistenza e storicità di questa dinastia fu a lungo messa in dubbio e fu ipotizzato fosse solo stata creata dal mito. Alle fine degli anni cinquanta gli importanti ritrovamenti archeologici nel sito di Erlitou (città di Yanshi, nello Henan) chiarificarono di molto le cose. Durante la dinastia vide la luce una propria cultura collocabile tra la cultura di Longshan e quella Shang antica.

L'esistenza di una organizzazione statale sembra dimostrata dalle fondamenta di enormi palazzi a Erlitou. Tali opere non sarebbero state possibili senza mezzi coercitivi e l'utilizzo di abbondante manodopera. La società era fortemente gerarchizzata e questo è riscontrabile nella differenza delle tombe e delle abitazioni. Economicamente la cultura Xia era basata sull'agricoltura. Erano prodotti attrezzi agricoli, vasellame in terracotta e in bronzo; venivano praticati i sacrifici umani. Non sono note le cause della fine della cultura Xia.

Wikipedia: Storia della Cina / Dinastia Xia