Gli zeloti (in ebraico: קנאים, Ḳanna'im) erano un gruppo politico-religioso giudaico apparso all'inizio del I secolo, partigiani accaniti dell'indipendenza politica del Regno di Giudea, nonché difensori dell'ortodossia e dell'integralismo ebraico dell'epoca. Considerati dai Romani alla stregua di terroristi e criminali comuni, si ribellavano con le armi alla presenza romana nel Regno di Giudea Svolsero un ruolo importante nella grande rivolta del 66-70, la maggior parte di essi perirono durante la presa di Gerusalemme da parte di Tito Flavio Vespasiano (70). Nel I secolo lo zelotismo va impadronendosi gradualmente delle masse, urbane e ancor più di campagna, le porta al fanatismo e le conduce alla violenza dei predoni e dei sicarii, che porteranno alla catastrofe finale della prima guerra giudaica.

La caduta di Gerusalemme tuttavia non segnò la sconfitta dello zelotismo; gli ultimi zeloti infatti, a capo dei quali c'era Eleazar ben Yair, si rifugiarono, in un estremo tentativo di resistenza, nella fortezza di Masada, a sud del deserto di Giuda, vicino al Mar Morto. Quando si videro perduti, tutti i 960 zeloti si diedero la morte, con l'eccezione di due donne e di cinque bambini, che si erano rifugiati nei sotterranei. Gli Zeloti difendevano ferocemente i precetti della legge mosaica, così come anche lo stile di vita ebraico e il nazionalismo israelita. In particolare gli Zeloti erano molto interessati nel difendere la Giudea dal dominio dei Romani, che venivano considerati idolatri e quindi nemici dell'ebraismo. Spesso venivano chiamati anche Sicarii, dal momento che andavano in giro con i pugnali (sicæ) nascosti sotto la cappa e che venivano utilizzati dagli Zeloti per ferire o persino uccidere chiunque fosse colto a compiere sacrilegi, atti offensivi o anche omissioni nei confronti della fede giudaica.

Nel Talmud gli zeloti vengono criticati, accusati di non seguire i capi religiosi e sono anche chiamati Biryonim (בריונים), che significa "maleducati", "selvaggi" o "ruffiani" e sono condannati per la loro aggressività, per la loro riluttanza ai compromessi per salvare i superstiti della Gerusalemme assediata e per il loro militarismo cieco contro il parere dei rabbini in cerca di trattati di pace. Oggi la parola zelota non viene utilizzata solo per indicare gli adepti dell'omonima setta ebraica ma anche per indicare una persona fanatica o esageratamente diligente nelle proprie azioni.    

Wikipedia: Zelota

 

immagine: Simone detto Lo Zelota